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AEW ALL OUT - Un ulteriore punto di vista

  • Immagine del redattore: Aldo Fiadone
    Aldo Fiadone
  • 16 set 2019
  • Tempo di lettura: 4 min



Dopo Double or Nothing, Fyter Fest e Fight for the Fallen, anche ALL OUT è passato agli archivi segnando probabilmente il vero INIZIO della neonata All Elite Wrestling. Ebbene si, nell'evento che va ad ereditare la storia scritta il 1 settembre 2018 da ALL IN, la AEW ha visto la coronazione del suo primo campione, colui definibile come “Best in the World”, Chris Jericho!

Il canadese, che fu il primo campione indiscusso della WWE, è ora l'AEW World Champion e, dopo neanche 24h da questo record, sceglie di dare vita ad un interessante improvvisazione (perché di una vera improvvisazione si tratta) dandosi ad alcol e allo smarrimento del titolo stesso. Questo scenario ha così portato ad un movimento sociale che, ancora una volta, ha visto Jericho coinvolgere l'intero wrestling web facendo così monitorare chiunque pur di ritrovare l'amata cintura da poco conquistata. Il titolo è tornato a casa base e lo stesso Y2J ne ha giovato godendosi il momento con una corposa bottiglia di champagne e definendosi “LE CHAMPION” pronto ad assaporare un “A little bit of the bubbly!”. E queste frasi che sono oramai stampate nella mia mente mi rendono consapevole che Jericho non è altri che un genio che crea in continuazione una serie di elementi pronti a coinvolgere una comunità intera.

Tutta questa situazione, che vi ricordo ha seriamente smosso una grande quantità di persone, mette un punto esclamativo su quanto Chris rappresenti la scelta giusta come primo campione della compagnia. D'altronde se bisogna davvero iniziare con qualcuno, meglio farlo con un nome affermato, conosciuto da grandi e piccini e anche da coloro che con il wrestling hanno poco a che fare. Jericho ha scritto la storia e Adam “Hangman” Page avrà tutto il tempo per recuperare e rafforzare il suo profilo attraverso nuovi feud che lo porteranno sicuramente ad una rinnovata rincorsa al titolo. Page è giovane e avrà tutto dalla sua parte, specie all'interno di uno spogliatoio che vede grandi performer ai quali, proprio dopo ALL OUT, ha visto l'aggiunta di LAX che abbracciano così Lucha Bros e Young Bucks arricchendo una categoria tag team davvero invidiabile (seppur con la possibilità di vedere match visti molteplici volte tra PWG e Impact Wrestling).

Parlando in modo più generale dello show, non abbiamo visto un evento passato alla storia per la sua parte lottata (match interessanti, ma nessun incontro seriamente imperdibile a parte il Ladder match per i titoli di coppia AAA), ma ha saputo raccontare qualcosa che risulterà utile per la costruzione delle storie nei futuri episodi settimanali che verranno trasmessi su TNT. La vera delusione (dal mio punto di vista) è rappresentata dalla sconfitta di Shawn Spears contro Cody. Una rivalità che stavano gestendo molto bene, con una buona gestione dello stesso Spears che aveva cancellato dalla mia mente il suo stint in WWE come Tye Dillinger. Poi? Poi Cody ha prevalso e ancora una volta il Vice Presidente della AEW esce imbattuto da un evento AEW in un match one on one (strano vero?).


Magari la penso in modo eccessivamente diabolico, ma questo atteggiamento di Cody mi ricorda tanto la sua voglia di essere il Triple H della situazione, quella prima donna che magari non lo è nel backstage, ma che di certo lo è nel booking di un incontro. Se questo è il suo piano, gli sta riuscendo a meraviglia dato che per il prossimo PPV sarà lui il #1 contender di Jericho. Vedete, questo era un match che Spears avrebbe dovuto vincere per poter così confermare la sua rinascita e rafforzare il suo status di heel, e invece la AEW ribalta tutto “tagliando le gambe” ad un personaggio che poteva fare qualcosa di buono.

La neonata compagnia ha poi optato di proporre segmenti old school (come l'interferenza di Arn Anderson e quindi il coinvolgimento di due storici elementi dei Four Horsemen) nonostante si pubblicizzi come una compagnia pronta a cambiare il mondo del wrestling. Si, Cody vs Spears ha mostrato molta incoerenza creandomi tanto amaro in bocca.

Il momento top della serata? Senza alcun dubbio la Escalera de la Muerte. Un tag team match straordinario che espone l'ottimo lavoro dei Lucha Bros fatto in questo 2019 tra Impact, indies e appunto AEW e il sacrificio degli Young Bucks che finalmente hanno perso contro quelli che sono tranquillamente definibili come il tag team dell'anno. L'esordio degli LAX, come detto in precedenza, è la ciliegina sulla torta all'interno di una tag team division che ha già fatto parte di altre compagnie e che quindi non ci donerà nulla di esclusivo, ma che sicuramente riuscirà a intrattenere tutti grazie al loro spettacolo. Se esiste un match che non smetterò mai di guardare, è proprio un incontro che vede contrapposti Lucha Bros e Santana & Ortiz.

La AEW continua ad essere un cantiere aperto per lavori in corso, ma la miglior soluzione per avere conferme sul loro status (buono o cattivo che sia), arriverà attraverso gli episodi settimanali che partiranno il prossimo 2 ottobre su TNT. Li servirà costruzione, pazienza, bravura e continuità, ma soprattutto disponibilità e sacrificio da parte di uno addetto ai lavori, atleti inclusi.

Vi lascio sperando che questo pezzo risulti di vostro gradimento, nel frattempo vado a godermi un little bit of the bubbly onorando così la mitologica figura di Chris F'N Jericho!

Have A Nice Day... YEAH!

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