Quanto dobbiamo davvero a WWE NXT?
- Aldo Fiadone
- 6 dic 2018
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 24 dic 2018

Vi siete mai chiesti il motivo per il quale chi trova successo a NXT, raramente riesce ad esporsi allo stesso modo anche nel main roster WWE? Peccato che il discorso valga anche all'opposto e la cosa fa ben credere ai tanti punti da rivedere della federazione di Stamford. Ma non soffermiamoci sempre sulle cose che non vanno o su quelle da migliorare, pensiamo al brand giallo, quello delle nuove leve, quello che da l'opportunità a tanti atleti di crescere e arricchire i futuri scenari della federazione di wrestling numero uno al mondo e non solo...
NXT nasce come terzo brand in sostituzione alla ECW nel 2010. Da allora fino al 2012 è stato uno show alternativo in cui gli atleti che ne facevano parte venivano presi sotto l'ala protettrice di una superstar WWE e, oltre ai classici match, avevano delle prove fisiche di diverso tipo da superare (cosa che molte volte cadeva nel comedy più totale). Dal 2012 è stato Triple H a dare una nuova scossa allo show rendendolo, lentamente, quello che è oggi. Il mondo indipendente ne è sicuramente stato d'ispirazione, il prodotto NXT di oggi è infatti una fusione vera e propria tra Impact Wrestling (nel periodo 2005-2009) e ROH (nel periodo 2008-2012), storyline molto buone, character sviluppati decentemente, superstar competenti e ottimo lottato.
Ma a parte la sua storia, a parte il citare elementi come Shinsuke Nakamura, Bobby Roode, Sami Zayn, Neville, Hideo Itami, Kevin Owens, Finn Balor e Samoa Joe (che oggi faticano nel main roster, al contrario di gente come Elias nonché personaggio decisamente più entertainment che fighter), NXT ha contribuito a cambiare il volto del wrestling indipendente. Dal 2014 infatti, con la firma dei primi ex ROH, i fan del WWE Universe hanno iniziato a documentarsi sul loro passato, scoprendo cose incredibili andate in scena fino a pochi anni prima.
Per uno come me che segue la ROH dal 2008 grazie ai video recap che giravano tra YouTube e Daily Motion, non sarà stato nulla di nuovo, ma provate a immergervi nella mente di chi ha visto sempre e solo WWE... capirete bene come la curiosità di scoprire la compagnia che ha lanciato Kevin Steen, Tyler Black e altri è ben più che alta.
Grazie proprio al brand giallo (o come preferisco dire, ai saccheggi di Triple H), abbiamo scoperto PROGRESS Wrestling, Preston City Wrestling e tante altre piccole realtà che caratterizzano lo scenario britannico.
Mi torna alla mente la Revolution Pro Wrestling quando, fino a poco meno di sei mesi fa, si è sempre assicurata una vasta gamma di star targate NJPW, basti pensare ai Global Wars UK o Summer Sizzler che hanno visto la presenza di gente come Tanahashi, Okada, AJ Styles, Prince Devitt o i già citati Kevin Steen, El Generico, Adam Cole, ecc.
NXT ha dato una grossa mano al wrestling indipendente, ma oggi i fan indies non sembrano essere al settimo cielo.
Da due anni a questa parte la WWE ha stretto delle importanti collaborazioni con PROGRESS e Insane Championship Wrestling, cosa che permette a queste due realtà di utilizzare alcuni profili di Stamford, ma i suoi talenti non possono più prendere parte agli spettacoli della RPW o di altre federazioni che non hanno un rapporto con la grande 'E.
Pete Dunne, che è lo NXT UK Champion, ha speso importanti parole a riguardo e ha ribadito come NXT abbia dato una grandissima mano al wrestling indipendente e come oggi, a differenza di dieci anni fa, vi sono grandi opportunità per tutti. Guardiamo l'esempio di WALTER, l'austriaco dominatore di PROGRESS e PWG ha avuto un 2018 stellare e grazie alle sue vittorie e ai grandi match andati in scena finora, ha attirato su di se i riflettori della WWE che non ci ha pensato due volte a metterlo sotto contratto (almeno secondo Dave Meltzer e soci). Se il 2018 di WALTER fosse stato il 2008, non avrebbe avuto tutta questa visibilità e probabilmente lo avremo visto a malapena in ROH nel breve periodo.
Per quanto sia criticabile con le sue scelte di dubbio gusto, noi tutti dobbiamo molto alla WWE e se oggi guardiamo con maggiore frequenza gli spettacoli indipendenti, è anche grazie al lavoro fatto da HHH con NXT. I fan indipendenti devono ritrovare la propria serenità senza lamentarsi eccessivamente, alla fine basta guardare spettacoli come Fear & Loathing XI per tornare a casa soddisfatti. E comunque, le piccole realtà britanniche che non hanno rapporti con la WWE, oggi più di ieri, saranno chiamate a coltivare al meglio i loro piccoli talenti e fare soldi con loro. Su questo fronte la PROGRESS può solo insegnare.
Nel frattempo godiamoci il passato e il presente di gente come Adam Cole e Aleister Black che non sono solo i miei preferiti di NXT, ma anche due dei nomi su cui caricare sulle spalle la forza del marchio WWE per i prossimi dieci anni.
The Future Is Now, non esiste citazioni più vera.
Spero che anche questo pezzo sia stato di vostro gradimento, l'appuntamento è sempre sul nostro blog Turn Tweener Wrestling per riuscire, in un modo o nell'altro, a interagire con voi lettori.
“Siamo leggenda che tramanderemo ai figli poi!”
- Loris, “Leggenda ora sei Re”.
Have A Nice Day :)
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