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ROH Final Battle 2019 Review

  • Immagine del redattore: Aldo Fiadone
    Aldo Fiadone
  • 20 dic 2019
  • Tempo di lettura: 2 min



Tutti conosciamo il momento attuale della ROH, una compagnia in crisi di ascolti, risultati, pubblico e roster. Si, i saccheggi WWE marchiati Triple H si sono fatti sentire, l'addio degli Young Bucks e il gruppo ELITE ancora peggio perché hanno allontanato quella fetta di fan occasionali che tanto erano/sono legati agli ex membri del Bullet Club. Le ultime settimane hanno evidenziato le reali problematiche della Ring of Honor come la situazione della sua ex campionessa femminile o dell'addio di Joey Mercury, cose che abbiamo già trattato nelle news su Tuttowrestling.com e che sicuramente non ricalcheremo anche adesso. Ebbene, la scorsa settimana è andato in scena Final Battle, il PPV più importante della storia della compagnia che ci ha donato un main event a dir poco shockante... PCO ha sconfitto Rush laureandosi nuovo ROH World Heavyweight Champion! Si, il membro della Villain Enterprises, tanto osannato durante questo 2019 e che interpreta un personaggio più comedy/surreale che realmente credibile, è riuscito nell'impresa di sconfiggere l'unico atleta che la compagnia stava gestendo senza pecca alcuna, l'unico volto credibile con una cintura di quel calibro attorno alla vita, ma ahimé ancora una volta il booking team ha scelto di fare la cosa sbagliata, come fece mesi addietro quando a Best in the World, Matt Taven riuscì a difendere il massimo alloro su Jeff Cobb in modo pulito e con un minutaggio da rivedere. Ecco quindi che lo show più importante della compagnia si conclude mostrando lo status attuale della federazione. Un gruppo allo sbando, incapace di creare e sviluppare, ma soprattutto di poter guidare una barca con tranquillità. La ROH attuale sta vivendo una crisi molto simile, se non peggiore, a quella che ebbe la TNA fino a circa tre anni fa. La banda di Dixie Carter ebbe problemi finanziari, qui invece parliamo di un gruppo che non vuole investire (Sinclair), ma che comunque tira avanti una serie di show con gente incapace di gestire e altre persone ignare di cosa possa essere un minimo di tatto umano, se non addirittura consapevolmente sciocchi con la questione infortuni. Tutti elementi che fanno pensare e che portano a dire, ma allora quando chiuderanno i battenti? No, la ROH non deve chiudere, la ROH deve sperare di essere acquistata da persone che hanno voglia di gestirla, le stesse persone come il gruppo Anthem per Impact Wrestling (ex TNA) o Billy Corgan per la rinata NWA. Perché la passione di fare è un ottimo punto di partenza. Con la speranza che il 2020 doni importanti sviluppi positivi anche alla ROH!

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